LA CROCIERA
romanzo a puntate illustrato
di
Giovanni Zanzani
Capitolo 13
Un lunedi di agosto l'avvocato Gabriele Caruso si diresse a prendere il treno che lo avrebbe condotto da Genova a Marsiglia. Lo accompagnavano alla stazione il signor Riccardo Valori, proprietario della casa di spedizioni per la quale lavorava, e la moglie di lui, Annalisa.

Gli affari che portavano Gabriele da Genova a Marsiglia erano di natura finanziaria, contratti di nolo marittimo, scambi di lettere di credito e altro, le sue incombenze abituali presso la rinomata casa Valori fondata un secolo prima dal bisnonno del titolare. Tra quelle incombenze figurava un contratto di fornitura di armi all’esercito repubblicano spagnolo, contratto sottoposto a clausole di segretezza per motivi di politica internazionale. Il carico doveva giungere a Marsiglia ed essere imbarcato verso la Catalogna su un vascello scelto dall’incaricato di quel governo. Gabriele si sarebbe incontrato con lui in un caffè di Marsiglia per definire le modalità del pagamento, un compito da svolgere con puntualità e discrezione, qualità che la casa di spedizioni Valori vantava da oltre cent’anni. Ma i pensieri che occupavano la mente dell’avvocato in quel momento non erano di natura finanziaria. Ciò che lo distraeva erano le immagini del tête-à-tête avuto il giorno prima della partenza con Annalisa nel quartierino che Gabriele manteneva in città per sbrigare quel genere di traffici. Fu con il ricordo del pomeriggio precedente che l'avvocato Caruso si addormentò nello scompartimento di prima classe del treno diretto a Marsiglia, ricordo nel quale la signora Valori i vestiti se li sfilava da sola con grazia e celerità.

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