LA CROCIERA
romanzo a puntate illustrato
di
Giovanni Zanzani
Capitolo 16
La partenza della crociera che avrebbe dovuto fungere da copertura per il trasporto di armi all'esercito repubblicano spagnolo venne fissata per il nove agosto, martedì.

Pietro Teodori non avrebbe nemmeno dovuto trovarsi a bordo quel martedì, sua moglie era stata tassativa, sei vecchio, gli aveva detto, cosa ci vai a fare in Spagna? Anche l’avvocato Caruso pensava che il martedì portasse jella e ciò che avvenne quel giorno glielo confermò pienamente.

Il martedi nove non portò bene nemmeno a Mercedes che, indossato il miglior vestito e messo in testa un cappello di paglia decorato con ciliegie, si avviò verso il porto. Ai piedi esibiva un paio di zoccoli così alti che i facchini si fermarono per vederla passare. Mentre percorreva il molo ancheggiando, Mercedes crollò miseramente al suolo lussandosi una caviglia.
Se questo non fosse bastato a far capire a tutti che il martedi non era un giorno fausto, fu Annalisa Valori a raggiungere lo scopo. Appena scesa dal treno che l'aveva condotta a Marsiglia, l'infedele sposa genovese si fece condurre al molo dove si erano dati convegno gli altri partecipanti. Scorto tra di essi l'avvocato Caruso, Annalisa irruppe sulla scena con pianti e strepiti.
Abdul non trovò strano quel trambusto, al Cairo era abituato a commedie ancor più buffe e chiassose. Che la fortuna avesse girato male però, lo ammise anche lui, quando il comandante Balsimelli uscì dalla cabina di comando per annunciare che la crociera doveva essere rinviata.
- Per tutta questa gente e per tutto questo carico ci serve una barca più grande. Almeno il doppio del Delfino.
Se fosse stata colpa del martedì, o se il diavolo ci avesse messo la coda, nessuno fu in grado di stabilirlo, ma la spedizione dovette essere rimandata a data da destinarsi.
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