LOOGBOOK
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Giornale di bordo dello yawl Rampante |
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27 luglio 1939
28 luglio 1939
27 luglio 1939
La bellezza della notte mi ha impedito di dormire, così sono rimasto in coperta a osservare le stelle fino a quando il primo chiarore dell’alba ha annunciato l’arrivo del giorno.
È stata una fortuna perchè all'alba ho potuto scorgere il Minerva che, tenace come un animale da preda, faceva il suo ingresso nel golfo dove siamo ormeggiati. L'avvistamento mi ha consentito di correre ai ripari: ho svegliato tutti ed ho spedito gli ospiti a terra dove Socrates si è occupato della loro sicurezza. So di potermi fidare ciecamente di quel vecchio contrabbandiere, sfido chiunque a tenergli testa sul suo territorio. A me e ad Abdul è toccato il compito del ricevere i tedeschi. Lo schooner ha dato fondo vicino al Rampante, segno evidente che Rieve non voleva perdere tempo. Per precauzione avevo chesto ai gendarmi di Koroni di mostrarsi al mio fianco al momento dell'arrivo del Minerva, così quando l’equipaggio della goletta ha calato l'ancora accanto a noi, due uomini in divisa erano a bere caffè sul Rampante. Ho visto il volto di Rieve farsi verde di bile, forse quel mascalzone pensava di venire direttamente con le armi a prelevare le sue vittime: gli è andata male e deve aver capito che la partita è molto più difficile del previsto. Ora anche per noi tutto è più complicato, di partire non si parla nemmeno, se il Rampante salpasse, nel giro di due ore si troverebbe alla mercè di quel pendaglio da forca e del suo equipaggio di sicari. Bisognerà studiare un nuovo piano di fuga. Per fortuna gli amici di Koroni sono tutti dalla nostra parte.
28 luglio 1939
Nel corso della notte abbiamo elaborato uno stratagemma per sfuggire ai nostri inseguitori, una finta partenza delle donne e dei bambini per via di terra. L'operazione è riuscita perfettamente e i tedeschi ci sono caduti come allocchi.
Questa mattina è giunta un'automobile, Socrates l'ha fatta venire da Kalamata, una Grossa Fiat che fa servizo di piazza. Non è stato facile averla perchè a Kalamata ce ne sono cinque in tutto ed è stato molto difficile convincere uno dei proprietari a percorrere quella specie di tratturo che collega la città con Koroni. Per ottenere che la macchina arrivasse, l'amico Socrates è dovuto ricorrere ai buoni uffici di un caporione del porto, uno che gli doveva un piacere.
Alle nove del mattino si sono viste le due donne e i due ragazzi vestiti elegantemente alla berlinese uscire dalla casa di Socrates per salire sulla vettura che è partita alla volta di Kalamata. La scena non poteva sfuggire a nessuno, tanto meno a chi avesse avuto modo di trovarsi alla fonda di fronte al villaggio. Infatti Turi e io l'abbiamo osservata benissimo, come pure l'equipaggio del Minerva che ha immediatamente salpato l'ancora per partire verso Kalamata. Quei criminali pensano senz'altro di approfittare della sonnecchiosa città per mettere le mani su Therese e costringerla a consegnare i disegni delle punterie che stanno tanto a cuore allo stato maggiore tedesco. Non sanno che ad attenderli in porto c'è una allarmatissima gendarmeria alla quale, attraverso oscure malleverie condotte dai compari di Socrates, è stato segnalato un pericoloso traffico di fucili tra la Germania e la Grecia. Non vorrei trovarmi nei panni del comandante tedesco quando il Minerva darà volta sulle bitte di Kalamata. Se tutto va bene ci vorranno almeno due giorni perché quei malnati possano ripartire, due giorni che per noi possono significare la salvezza perché ci consentirebbero di raggiungere Malta. Un secondo elemento nel quale spero è l'ispezione alla quale le autorità del porto sottoporranno lo schooner, ispezione che potrebbe condurre al sequesto delle loro armi, a mio giudizio un cospicuo numero di fucili.
Il dado è tratto, dopo aver atteso che i nostri nemici avessero condotto il Minerva fuori vista, Therese e gli altri sono usciti dal boschetto dove si erano rifugiati e sono risaliti a bordo. Gli abbracci non ci sono stati, ma spero che un giorno potremo sdebitarci con questi generosi amici greci. È mezzogiorno e il Rampante naviga a vele spiegate con prua a 270 gradi. Il vento è buono, ma se ce ne fosse di più, nessuno si lamenterebbe.
Il prossimo capitolo verrà pubblicato lunedì 12 settembre 2011
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