Da Prato all'Albero a Ronchi di Berna
Partiti in moto, in tarda mattinata, direzione Firenze, strada appenninica.
Il caldo intenso (o forse la meta non preferita) ha diretto il "guidatore" per altre vie.
Ci siamo così ritrovati a Prato all’Albero (11), nella Romagna Toscana, località già nota per il motopancetta d’inizio anno.
Da quest’area di ristoro, dopo aver trangugiato il nostro solito panino, ci siamo incamminati, seguendo un sentiero “non programmato”(?)(12, 13, 14, 15, 16).
Attraversando una faggeta, quel giorno non molto fresca ma, come sempre, poco illuminata e dall’aspetto elfiano, abbiamo trovato una nostra vecchia conoscenza, il Rovigo. Nel suo nascere (17, 18, 19, 20)!
Nei pressi della fonte del Rovigo ci siamo imbattuti in due toscanacci – in senso buono –, che hanno elogiato il guidatore per l'astuto cambio di rotta (<<Firenze? troppo ‘asino, troppa afa! Venite ad ottobre>>). Simpatici, ma si parlava troppo di computer, celllulari, apps, ... <<No, basta, anche qui?>>.
Allora, con fare gentile ma frettoloso, salutati i compagni di (s)ventura, abbiamo proseguito sui nostri passi, tenendoci sempre a sinistra ad ogni bivio, fino a ritrovarci sul crinale che domina la vallata tra Marradi e Palazzuolo sul Senio (21, 22, 23, 24, 25).
Diretti verso il Passo dei Ronchi di Berna, abbiamo poi dovuto invertire la rotta, a causa della tarda ora (26, 27).
La capanna Sicuteri, i cui resti sono stati intravisti dai due toscanacci, è sfuggita alla nostra vista. Sarà quella trovata lungo il sentiero percorso con i nostri amici-vicini? Lo scopriremo ben presto, completando l’anello di Capanna Sicuteri.
Il caldo intenso (o forse la meta non preferita) ha diretto il "guidatore" per altre vie.
Ci siamo così ritrovati a Prato all’Albero (11), nella Romagna Toscana, località già nota per il motopancetta d’inizio anno.
Da quest’area di ristoro, dopo aver trangugiato il nostro solito panino, ci siamo incamminati, seguendo un sentiero “non programmato”(?)(12, 13, 14, 15, 16).
Attraversando una faggeta, quel giorno non molto fresca ma, come sempre, poco illuminata e dall’aspetto elfiano, abbiamo trovato una nostra vecchia conoscenza, il Rovigo. Nel suo nascere (17, 18, 19, 20)!
Nei pressi della fonte del Rovigo ci siamo imbattuti in due toscanacci – in senso buono –, che hanno elogiato il guidatore per l'astuto cambio di rotta (<<Firenze? troppo ‘asino, troppa afa! Venite ad ottobre>>). Simpatici, ma si parlava troppo di computer, celllulari, apps, ... <<No, basta, anche qui?>>.
Allora, con fare gentile ma frettoloso, salutati i compagni di (s)ventura, abbiamo proseguito sui nostri passi, tenendoci sempre a sinistra ad ogni bivio, fino a ritrovarci sul crinale che domina la vallata tra Marradi e Palazzuolo sul Senio (21, 22, 23, 24, 25).
Diretti verso il Passo dei Ronchi di Berna, abbiamo poi dovuto invertire la rotta, a causa della tarda ora (26, 27).
La capanna Sicuteri, i cui resti sono stati intravisti dai due toscanacci, è sfuggita alla nostra vista. Sarà quella trovata lungo il sentiero percorso con i nostri amici-vicini? Lo scopriremo ben presto, completando l’anello di Capanna Sicuteri.